martedì 30 giugno 2009

informarsi con un clic: viaggio attraverso i giornali on line

Internet sta diventando il modo più veloce e forse sicuro per acquisire informazioni, quando vogliamo, come vogliamo, su cosa vogliamo. Ci da la possibilità di visionare con pochi clic le notizie dei siti dei giornali nazionali, locali, internazionali, regalandoci l'opportunità di valutare, attraverso la lettura di punti di vista differenti, le implicazioni dei vari accadimenti e di farci un'opinione tutta nostra. E la cosa strabiliante è che tutto questo lo si può fare COMODAMENTE seduti sulla poltrona di casa, durante un viaggio in macchina o in treno, a Roma come a New york, (forse non in Iran). Quello che stupisce è che nonostante l'importanza del mezzo, soprattutto in Italia i siti dei giornali on line non hanno una loro redazione specifica.
Le notizie che leggiamo sono sempre più spesso un copia e incolla di agenzie stampa, o una semplice trascrizione degli articoli pubblicati sul cartaceo con l'aggiunta di componenti multimediali, e a volte, ma nemmeno molto frequentemente, con la possibilità di fare un percorso interattivo da una pagina all'altra.

Ecco come si presentano alcuni dei siti dei nostri quotidiani più importanti:

Dando uno sguardo al sito di repubblica.it, notiamo che la testata, nel suo sito, ha rinunciato all'articolo
rispetto al cartaceo, ma il formato rimane lo stesso. Ai lati le manchette. In generale il sito della repubblica è quello con più inserzioni pubblicitarie, che sono quasi assenti nella prima parte della home per poi diventare più insistente con i pop up, nella seconda fase di navigazione. Sotto la testata viene evidenziata l'ora dell'ultimo aggiornamento (sempre più frequente durante la settimana e meno nel week end) e la barra di navigazione. Lateralmente, vicino alla manchette di destra, doppia opzione di ricerca, all'interno del sito stesso, o all'esterno, con la ricerca su google. Inoltre sempre in alto, nella home, una finestra sulla destra contiene i takes dell'agenzia stampa AGI, più la possibilità di usufruire del servizio feed RSS e podcasting.
L'articolo principale è al centro della pagina, con tanto di foto e titolo in bella vista; una manciata di righe a riassumere il contenuto del testo e la possibilità di visionare direttamente le foto o l'eventuale video già dall'introduzione.

Lo scroll consente di visionare il resto delle notizie, suddivise in due colonne: una che le presenta seguendo l'esempio di quella principale, quindi attraverso titolo e breve sommario, rigorosamente senza foto a presentarle; l'altra che invece approfondisce notizie più leggere (musica, moda, costume) presentate in prima pagina con titolo e foto.
Ma sul sito non ci sono solo notizie: c'è una sezione dedicata agli annunci, una ai sondaggi, link al meteo, all'oroscopo, ai portlali, alle mappe, ai giochi, alla borsa, ai siti delle edizioni locali di repubblica, e a una serie di blog e di forum. Un vero e proprio melting pot.

Il sito del Corriere della sera è per sommi capi impostato allo stesso modo del precedente, ma a mio avviso appare più ordinato (non so motivare la cosa, questione di gusti suppongo).
Anche in questo caso la testata si trova in mezzo alle manchette, con tanto di barra di navigazione e data e ora dell'ultimo aggiornamento. Lo spazio dedicato alla ricerca all'interno del sito, si trova in alto (sopra la testata e vicino ai link trova lavoro e trova casa). Le quattro colonne di Repubblica sono sostituite dalle tre del Corriere, due delle quali dedicate agli articoli (tutti con breve riassunto e quasi sempre con foto in prima pagina). La terza colonna, l'ultima sulla destra contiene pubblicità, finestre dedicate alla video e foto gallery della testata, una per la borsa e il mercato, e anche in questo caso aspetti più leggeri, giochi, meteo, dizionario, servizi vari, e anche la possibilità di dare un'occhiata ai programmi televisivi della serata.
Alla fine, perchè ormai non può mancare, un elenco di blog e forum.
La struttura è simile anche per gli altri quotidiani nazionali, come per esempio la Stampa (nel sito mancano però le pubblicità laterali alla testata, l'ora dell'ultimo aggiornamento. è presente invece il tiker).

Un discorso a se va invece fatto per il sito di Blitz. Qui il testo rappresenta la parte preponderante della pagina. La grafica è essenziale, quasi interamente in bianco e nero, a eccezione del blu per introdurre l'argomento di alcuni articoli. Quasi inesistenti le foto, al massimo due o tre e tutte rigorosamente in prima pagina. All'interno l'articolo e affrontato senza troppi abbellimenti estetici. Tre le colonne. Quella di destra è costituita da varie finestre: "Argomenti del giorno", "i più letti" (elenco e link degli articoli più cliccati, divisi per giorno, settimana, mese e totale), "commenti" (ultimi 5 e totali) e un link al sito di D'agostino DAGOSPIA.
Blitz inoltre ha una particolarità: ha ingaggiato dei surfer, cioè ragazzi con particolare predisposizione alla navigazione, che cercano le notizie più imporanti del mondo nel web (siti di giornali, blog e quant'altro), e tramite un programma di aggregatori le inserisce nella pagine in base alla notorietà.


Agenzie stampa

Con secoli di ritardo rispetto a quando mi ero ripromessa di farlo, dedico questo post all'analisi delle agenzie stampa in Italia. Si tratta, come quasi tutti ormai sanno, di enti giornalistici nati con lo scopo di fornire notizie ad altri organi di informazione (tv, radio, giornali).
Possono essere delle aziende che vendono i loro servizi (es. Reuters) o delle cooperative costituite da diversi organi di informazione per condividere le notizie (es. API).
Con l'avvento di internet, anche le agenzie hanno inaugurato le loro pagine web, rendendo accessibili le news anche ai non addetti ai lavori.

Facendo un salto nel passato, collochiamo la prima agenzia di questo tipo in Italia nel 1853: si tratta della Agenzia Stefani, fondata da Guglielmo Stefani, direttore della Gazzetta del Piemonte. Dal 1922 divenne la voce del fascismo. Venne sciolta il 29 aprile 1945 e sostituita dall'ANSA.
Dopo questa breve e, per molti, inutile parentesi, ritorniamo al presente.

Inizierei con la su citata ANSA, il mio breve percorso.
Acronimo di Agenzia Nazionale Stampa Associata è la principale agenzia di stampa italiana con sede a Roma. La home page, salta subito all'occhio, è molto caotica, piena di notizie, titoli e immagini. un mix fra agenzia stampa e giornale on line.
La notizia principale è sistemata al centro. Manca un elenco cronologico aggiornato delle news, fatta eccezione per una barra orizzontale a scorrimento nella parte alta della home.

Se diamo uno sguardo alla prima pagina dell'Agenzia Giornalistica Italia, meglio conosciuta come AGI, ci rendiamo conto della differenza rispetto al sito dell'ANSA. Nella home trovano spazio un numero più ridotto di notizie, che sono disposte con più agio e garantiscono una lettura più piacevole ed organizzata. E' inoltre visibile nella colonna centrale spostata verso destra una finestra con i titoli delle ultime notizie in ordine cronologico, anche se la posizione di massima visibilità si trova sul lato sinistro.

L'AdnKronos, ha un'impostazione simile a quella di un giornale (es. Repubblica.it), con l'articolo principale e foto al centro della pagina; in basso le altre notizie, e anche in questo caso una finestra "ultimora" con aggiornamento cronologico.

Asca invece ha strutturato un sito puntando alla semplicità e alla visibilità del testo scritto, elimindando quasi completamente le foto, lasciandone solo una in riferimento a uno dei tre articoli in primo piano, che oltre al titolo propongono un breve sommario. Tutte le altre notizie sono presentate solo attraverso un titolo (breaking news).
Ci sono inoltre due tickers: uno a inizio pagina, e uno a metà della home, dedicato alle sole notizie economiche. Il sito di questa agenzia è l'unico paragonabile a quello delle agenzie straniere: semplice e chiaro.

Guardando al panorama internazionale, dò uno sguardo al sito in lingua inglese dell'agenzia Reuters, un pò più elaborato, ma comunque meno caotico di quelli italiani.
Diviso in quattro colonne, la prima a partire da sinistra è didicata al menù del sito, che divide le notizie in modo tematico.
Nelle colonne centrali sono ripresi gli articoli più importanti, che spesso riguardano questioni economiche, mentre in generale nei siti italiani dedicano più spazio alla cronaca e alla politica. In evidenza un gruppo di top headlines, i cui titoli sono elencati accanto alla notizia principale del momento, l'unica corredata di foto e di un breve sommario.
Scorrendo la pagina notiamo che la divisione tematica, fatta nel menù del sito, è ripresa in basso, con la stesura dei titoli degli aritcoli che fanno parte della categoria.
C'è inoltre una finestra che raccoglie i titoli delle dieci notizie più lette e i video più visti.






Carlo De Benedetti sulla scia di Murdoch

A Carlo De Benedetti, Presidente del Gruppo Espresso, sembra essere molto piaciuta l'idea di Murdoch di creare un dispositivo di pagamento per la visualizzazione delle notizie on line.
Qualche tempo fa Peter Lauria sul Post scriveva:
«Per Murdoch si tratta di una netta rottura con la tesi secondo cui le notizie online debbano essere offerte gratis e monetizzate soltanto attraverso la pubblicità».

L’Ingegnere italiano, ieri, nel corso di un dibattito dal titolo “Come l’Italia può tornare a correre”, organizzato dall’Alumni Mip Association, l’associazione degli ex studenti del master in business del Politecnico di Milano, ha esposto la sua idea:

«Penso che proporrò all’Espresso di copiare l’architettura della piattaforma iTunes per vendere i contenuti del Gruppo. Le notizie si dovrebbero vendere (su Repubblica.it) a un prezzo molto basso, da 1 a 5 centesimi. Ma questo non potrebbe avvenire se il sistema per farlo fosse troppo complicato».

In effetti, su iTunes le persone si iscrivono e registrano gli estremi della loro carta di credito. Da quel momento, ogni volta che vogliono comprare, per esempio, un brano musicale non fanno che pigiare un bottone e scaricare il contenuto desiderato sul loro computer o sul telefonino. Alternativamente, i clienti possono acquistare una carta prepagata e digitare il codice: il sistema scalerà dall’ammontare totale il costo dei singoli contenuti fino all’esaurimento del credito.

"Come l'Italia può tornare a correre "????!!!
Vige una sola parola d'ordine.....SOLDI....


martedì 23 giugno 2009

Direttore... per un mese

Durante il mio solito giro fra le pagine dei giornali on line, scopro che ci sono buone notizie per gli aspiranti giornalisti di tutto il mondo...o quasi!
Il settimanale statunitense Premio Pulitzer "Point Reyes Light" ha messo un annuncio su un sito di inserzioni, offrendo la possibilità ad allievi delle scuole di giornalismo, con "predisposizione a lavorare lunghe ore, capacità di leadership, confidenza col Mac e con i sitemi editoriali", di svolgere uno stage di tre mesi, all'interno della redazione dello stesso giornale, in qualità di assistente del direttore.
Alla fine di questa prima fase lo stagista prenderà per un mese intero le redini del giornale, diventandone il direttore.

martedì 16 giugno 2009

La diffusione dei social network

Si chiama Vincenzo Cosenza, è uno dei tanti blogger che affollano la rete ma non è di certo uno che aspetta le notizie confezionate.
Il 7 di giugno del 2009 un nuovo post nel suo blog (Vincos Blog), con tanto di cartina e leggenda, mette in luce i risultati della sua ricerca (attraverso l'utilizzo dei dati di Alexa e Google Trends for Websit) circa la diffusione dei social network in tutto il mondo.


Ecco cosa risulta dalla sua analisi:
FACEBOOK, nella cartina in verde, come è ben visibile è ormai presente in tutti i continenti e tende ad espandersi assorbendo anche i social network locali.
Il più grande social network del mondo è il cinese QQ, che conta più di 300 milioni di iscritti. La sua diffusione è però circoscritta alla "sola" Cina (Viola).
MYSPACE ha perso il suo primato ovunque tranne che nell'isola di Guam..
Facendo un giro veloce troviamo in Russia V KONTAKTE.
ORKUT in India e Brasile, resiste HI5 in Perù, Colombia, Ecuador, Mongolia e in alcuni paesi europei (Romania, Portogallo).
Nel mondo arabo invece MAKTOOB rimane la più importante community.

martedì 9 giugno 2009

Twitter vince i Webby Awards 2009

A New York la International Academy of Digital Arts and Sciences ha organizzato la scorsa settimana la 13/a edizione dei Webby Awards, considerati come gli Oscar di Internet.
Twitter, il servizio di microblogging, creato dalla Obivious Corporation di San Francisco nel 2006, ha ricevuto il premio come innovazione dell'anno.
A essere premiati, fra i tanti, anche L'HuffingtonPost.com, sito di informazione americano, minaccia dei media tradizionali, e il New York Times, che per le sue produzioni digitali ha ricevuto ben 10 riconoscimenti in categorie diverse.

lunedì 1 giugno 2009

Di cosa si discute sui blog italiani?

Su "Repubblica.it" un articolo di Vittorio Zambardino mostra quali sono gli argomenti più discussi sui blog italiani dall'inizio dell'anno 2009.
Dallo spettacolo alla politica, dallo sport all'attualità, il pezzo mostra i temi più taggati dall'Italia "digitale", riassunti come solo i grafici sanno fare.