I lettori finanziano direttamente la loro informazione con il versamento di una piccola quota al giornale, avendo l’opportunità di suggerire i temi da approfondire negli articoli.
Nell’aprile del 2008, il ventiseienne David Cohn fonda un website, noto come Spot Us (http://spot.us/), nato nell’area di San Francisco. È un progetto no profit che si propone di aiutare i giornalisti a trovare i fondi per i propri articoli attraverso contributi di piccola entità da parte dei cittadini. Una volta proposto un tema, vengono stabilite anche una somma da raggiungere e una data: una volta raccolta la cifra, si proseguirà con la realizzazione dell'inchiesta. La "donazione" minima è di 25 dollari e che non può superare il 20% del totale previsto per una determinata inchiesta. Questa tipologia di finanziamento è nota col nome inglese di crowdfunding, letteralmente “finanziamento delle folle”.
I temi trattati sono i più disparati, vanno dall'insegnamento della religione nelle scuole pubbliche, all'impatto della crisi economica sulle piccole imprese del posto, alle forme di energia rinnovabile fino alle baraccopoli e all'inquinamento. «Si tratta di temi complessi e articolati che probabilmente non troverebbero spazio nei giornali, ma che hanno grande rilevanza per gli abitanti della Bay Area, la zona che si sviluppa intorno a San Francisco», spiega il giornalista californiano fondatore di Spot Us .
La dimensione locale è cruciale: nel giro di pochi mesi si è creata una piccola rete di persone interessate e informate sui problemi della propria zona. Fondamentale è anche il rapporto di fiducia che si crea fra lettori e giornalisti, una vera e propria collaborazione considerando che entrambi possono proporre le inchieste.
Il progetto è stato realizzato grazie ai 350.000 dollari vinti al Knight News Challenge, un concorso per progetti di giornalismo innovativo.
Una nuova faccia del giornalismo on-line, che ha già raccolto molti consensi negli Usa e che probabilmente, fra qualche anno, ne raccoglierà anche in Europa.