mercoledì 29 luglio 2009

Colpevole d'innocenza!!


Colpevoli di avere indossato i pantaloni, 12 donne sono state condannate per questo imperdonabile "svista". Per fortuna, si fa per dire, stavolta siamo lontani dal territorio italiano. Usanze diverse per il Sudan, dove i pantaloni, a quanto pare, sono di competenza esclusivamente maschile. Ancora lontane dal raggiungere la parità dei diritti uomo-donna (ma del resto quale paese ci è riuscito?), una delle signore condannate ha deciso di far sentire la sua voce. Si tratta di Lubna Ahmad Hussein, una giornalista che scrive per il giornale di sinistra Al-Sahafa e lavora per la missione delle Nazioni Unite in Sudan (Unmis), fermata all'inizio di luglio a Khartoum in un ristorante insieme ad altre donne perché appunto indossavano i pantaloni. Durante un'irruzione della polizia erano state condotte in commissariato.
"Le autorità mi hanno telefonato - ha annunciato la giornalista - e mi hanno detto che devo comparire davanti al giudice. E' importante che la gente sappia quello che accade", ha aggiunto la donna chiedendo ai colleghi di essere presenti quando sarà frustata. "Mi daranno 40 frustate e mi imporranno una multa di 250 sterline sudanesi", circa 80 euro, ha aggiunto. In vista dell'applicazione della sentenza, prevista per oggi, la giornalista sudanese ha distribuito 500 inviti a suoi colleghi e politici del paese affinché assistano di persona alla fustigazione.

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